Cos’è un quadro elettrico?

Il quadro elettrico, comunemente chiamato anche centralino, è una parte integrante dell’impianto elettrico che si trova a valle del contatore. Può essere definito il cuore pulsante dell’impianto. Di seguito sottoelencate le due tipologie di quadro elettrico presenti sul mercato:

  • Quadro ad incasso(murato con poco ingombro)
  • Quadro a parete(poggiato a muro )

Ha la funzione di gestire e rendere sicure le utenze che sono ad esso collegate e suo prezzo può variare in base alla sua composizione. 

Dal quadro elettrico partono i vari circuiti di alimentazione elettrica della casa, che possono essere suddivisi o in zone (ad esempio solo alcune stanze) o in settori (linea prese, linea interruttori, condizionatori, etc…).

Da cosa è composto un quadro elettrico?

Un quadro elettrico è fondamentale per il corretto funzionamento dell’ intero circuito, mantenendosempre gli stessi componenti, che cambiano solo in termini di numero e tipologia in base alla dotazione preferita.

Di seguito elencate le componenti necessarie per la composizione di un quadro elettrico: 

  • Interruttori magnetotermici(di solito a 1 o 2 moduli con diversi amperaggi)
  • Differenziali magnetotermici(generalmente a 2 moduli)
  • Differenziali puri(detti anche salvavita)

A che serve il quadro elettrico di casa?

Il quadro elettrico, chiamato anche centralino, rappresenta il punto da dove si comanda l'intero impianto elettrico di casa. Nel quadro sono presenti gli elementi di manovra e di protezione, ossia gli interruttori magnetotermici e differenziali obbligatori per legge. Dal quadro generale partono tutte le linee di alimentazione, vale a dire i fili elettrici che portano la corrente alle prese elettriche, alle luci e ai vari interruttori presenti.

Il quadro può essere da incasso, da interno o da esterno e viene posizionato in genere vicino all'ingresso dell'appartamento, nel vano scale della casa, in un locale apposito oppure all'esterno, protetto da un'apposita scatola.
Il quadro elettrico non deve essere confuso con il contatore dell'energia elettrica, dove possiamo vedere il nostro consumo. Il contatore si trova sempre a monte, ossia prima del quadro elettrico, nelle sue vicinanze oppure all'esterno dell'abitazione, poiché di norma il contatore della luce deve essere accessibile al tecnico del distributore. Anche nel contatore è presente un altro interruttore che scatta se superiamo la potenza disponibile quando sono accesi troppi dispositivi.

Quadro Elettrico: Componenti

All'interno del quadro elettrico domestico troviamo questi componenti:

  1. L'interruttore generale, che stacca la corrente per tutta la casa;
  2. Gli interruttori generali di ogni piano, se presenti;
  3. I singoli interruttori che consentono di disattivare i vari circuiti: es. prese (indicate a volte con F.M. forza motrice), luci, condizionatori, cucina, allarme, cancello, boiler, caldaia, luci esterne, piscina, carichi non prioritari ecc.

La suddivisione in più circuiti ci consente in caso di guasto di non rimanere completamente senza luce, e inoltre facilita l'individuazione del problema. Inoltre se dobbiamo effettuare un lavoro possiamo togliere l'elettricità solo in quella sezione per il tempo necessario, anche se in realtà è consigliato di staccare il generale.

In base al tipo di protezione ogni interruttore corrisponde a uno, due o più moduli (36 mm di larghezza), che vengono disposti in una o più file nel quadro. Il modulo DIN prende il nome dalla guida universale per qualsiasi marca, dove vengono posizionati gli interruttori.

L'interruttore salvavita è uno degli elementi principali dell'impianto. Il salvavita ci protegge da rischi e danni che possono verificarsi accidentalmente nell'impianto elettrico sia per sovraccarico sia in caso di cortocircuito o di un guasto verso terra. Il dispositivo interviene automaticamente staccando l'interruttore qualora ci sia un guasto al circuito.

Schema del quadro elettrico

L'impianto elettrico per le abitazioni civili è in bassa tensione, e per la maggior parte dei casi ha un sistema monofase, ossia con una tensione pari a 230 V. Il circuito monofase è composto da una fase, il cavo di neutro e il cavo per la messa a terra. In alcuni casi, ad esempio se sono presenti dei macchinari che richiedono la trifase, si può anche avere un sistema trifase a 400 V, con 3 cavi di fase, il neutro e la messa a terra.
In questo caso il contatore della luce deve essere sostituito con un modello adatto alla trifase, ecco come fare il passaggio da monofase a trifase.
L'impianto di messa a terra è fondamentale dal punto di vista della sicurezza poiché serve a disperdere le correnti verso il terreno. I conduttori di terra sono infatti collegati ad un dispersore, ossia un corpo metallico disposto nel terreno. Lo schema dell'impianto è il documento grafico che descrive sulla piantina di casa le linee e l'ubicazione e la funzione dei componenti. Nel disegno del progetto vengono usati dei segni grafici e dei codici standardizzati, così ogni simbolo corrisponde ad un dato elemento, riconoscibile da tutti i tecnici.

Il quadro elettrico casa è a norma?

Sia il contenitore che tutti gli elementi al suo interno devono essere conformi alle norme CEI e rispettare la "regola d'arte". L'installatore deve sottoscrivere una dichiarazione di conformità per ogni intervento.
Per quanto riguarda la normativa generale sugli impianti negli edifici si fa riferimento al DM 37/2008, modificato dal Decreto 19/05/2010. Le caratteristiche e le specifiche tecniche dei quadri in bassa tensione sono contenute nella norma tecnica CEI EN 61439.

Un impianto elettrico non a norma non ci consente di avere le certificazioni dell'immobile, come ad esempio la conformità degli impianti, e quindi l'agibilità e anche l'attestato di prestazione energetica (APE).

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