Antifurto per la casa: quale scegliere?

Prima di iniziare, è importante ricordare che l'installazione di un antifurto non garantisce al 100% la sicurezza della tua casa. Tuttavia, può essere un deterrente efficace per i ladri e, in caso di effrazione, può aiutare a ridurre i danni e le perdite.

Tipologie di antifurto per la casa

Esistono diverse tipologie di antifurto per la casa, ognuna con i suoi pro e contro. Vediamo le principali:

  1. Antifurto con allarme acustico: Questo tipo di antifurto emette un forte suono in caso di effrazione. Può essere efficace per allontanare i ladri, ma può anche creare falsi allarmi in caso di errori di attivazione o di animali domestici che vagano nella casa.
  2. Antifurto con allarme visivo: Questo tipo di antifurto utilizza un sistema di telecamere per monitorare gli spazi interni ed esterni della casa. In caso di effrazione, l'antifurto attiva un sistema di allarme visivo per avvisare i vicini o le forze dell'ordine. Può essere efficace, ma può anche essere costoso da installare e mantenere.
  3. Antifurto con allarme silenzioso: Questo tipo di antifurto non emette alcun suono, ma invia un segnale di allarme ad un sistema di sicurezza centrale o ad un cellulare programmato, che a sua volta avvisa le forze dell'ordine o la sicurezza privata. Può essere un'ottima scelta per chi vive in un quartiere tranquillo o per chi vuole evitare falsi allarmi, ma è più costoso dei sistemi con allarme acustico.
  4. Antifurto con sensori di movimento: Questo tipo di antifurto utilizza dei sensori di movimento per rilevare la presenza di persone all'interno della casa. In caso di rilevazione, l'antifurto attiva un sistema di allarme acustico o visivo. Può essere efficace, ma può anche generare falsi allarmi in caso di animali domestici o di bambini che si muovono nella casa.

Come scegliere il giusto antifurto per la casa

Per scegliere il giusto antifurto per la tua casa, devi considerare diversi fattori, tra cui:

  1. Dimensioni della casa: se la tua casa è grande, potrebbe essere necessario un sistema di allarme visivo con telecamere per monitorare tutti gli spazi.
  2. Zona in cui vivi: se vivi in una zona ad alto rischio di criminalità, potresti preferire un sistema di allarme silenzioso che invii un segnale di allarme ad una centrale di sicurezza o alle forze dell'ordine. 
  3. Budget: il costo dell'antifurto può variare notevolmente in base alle sue caratteristiche. Assicurati di avere un budget realistico e scegli un sistema che si adatti alle tue esigenze.
  4. Tipo di casa: se vivi in una casa indipendente con un giardino, potresti preferire un sistema di allarme esterno per monitorare le aree esterne della proprietà.
  5. Stile di vita: se hai animali domestici o bambini piccoli in casa, potresti preferire un sistema di allarme che non generi falsi allarmi in caso di movimenti interni.

Tipologie di allarme:

Gli impianti di allarme possono essere distinti principalmente in: impianti via cavo con fili e impianti wireless senza fili.

1 allarme con fili: l'impianto d’allarme è costituito da una rete di cavi elettrici da incassare nel muro, che collega le varie componenti (telecamere esterne, interne etc.) del sistema disposte nell'appartamento. E’ alimentato da un circuito elettrico a bassa tensione (220 v, quella delle nostre case). In caso contrario, tale sistema richiederebbe notevoli costi e tempi. E’ un impianto molto sicuro, perché i fili sono incassati nel muro e, nel caso venissero tagliati, farebbero scattare l’allarme.

2 allarme wireless senza fili: non sono necessari cavi, le varie componenti comunicano grazie alle onde elettromagnetiche. L’energia è fornita da batterie a lunga durata, la cui carica è sotto controllo. L’impianto, perciò, è funzionante anche in caso di black-out o di guasti alla linea elettrica. Le tempistiche d’installazione sono brevi ed i costi complessivi abbastanza bassi. Il miglioramento di tali impianti ha reso quasi nullo il rischio di interferenze radio. Inoltre, si può modificare tale impianto nel tempo e, in caso di trasloco, può essere reinstallato nella nuova casa.

Questi due tipi di impianti possono essere anche misti e/o integrati.

3 Impianti misti: parte dell’impianto è realizzato via cavo (solitamente la centrale d’allarme e le sirene), parte via radio (gli altri elementi).

4 Impianti integrati: Vengono abbinate misure di protezione attiva con quelle passive. Ad esempio, la serratura elettronica della porta blindata viene collegata all’antifurto.

I sistemi d’allarme, inoltre, possono essere distinti in:perimetrale, disposto lungo le pareti esterne dell’abitazione e le zone esterne in genere.

  • volumetrico, con sensori all'interno della casa che intercettano corpi, movimenti e variazioni di temperatura.

Normativa sulla videosorveglianza

Nell'era della privacy e della protezione dei dati, è bene che tu conosca perfettamente tutte le normative vigenti in materia di telecamere di sicurezza. Te le illustriamo brevemente, cosicché tu sappia a cosa vai incontro quando effettui registrazioni all'esterno o all'interno delle tue proprietà. Ovviamente le normative cambiano in base all'ubicazione del sistema di videosorveglianza.

All'interno di abitazioni private, non hai il dovere di avvisare nessuno dell'avvenuta registrazione. La sorveglianza del proprio personale domestico è consentita dalla legge, a patto che quest'ultimo sia stato avvertito preventivamente. Per esempio, puoi controllare il lavoro di domestici, babysitter, ecc con telecamere di videosorveglianza in full HD per conoscere i loro comportamenti all'interno della tua proprietà privata, ma devi avvertirli e ottenere il loro consenso se non vuoi incorrere in sanzioni ed eventuali denunce.

Se invece vuoi filmare una zona esterna alla tua proprietà, sappi che è vietato inquadrare sia le altre proprietà private (che siano abitazioni, negozi o altre attività), sia le pubbliche proprietà come strade, piazze, marciapiedi. Se invece il sistema video prevede il riconoscimento biometrico per l'identificazione delle persone, per esempio all'ingresso di una proprietà privata, dovrai richiedere una specifica autorizzazione alle autorità competenti.

Passiamo adesso a sistemi di videosorveglianza che si trovano in luoghi pubblici. In questo caso la legge è ancora più stringente. Ricordati di consultare tutte le norme in materia nel Paese in cui si trova, per esempio, il tuo negozio o il tuo ufficio aperto al pubblico. O ancora un parco o un giardino. Dovrai ottenere obbligatoriamente un'autorizzazione dal prefetto, che di solito si rinnova ogni 5 anni. Se all'interno dell'attività privata si trovano clienti o dipendenti, questi devono essere informati della presenza di telecamere tramite appositi cartelli ben visibili.

Infine, la GDPR (General Data Protection Regulation) emanata dall'UE nel 2016 prevede norme particolari sulla conservazione e sull'accesso alle immagini registrate. Trattandosi di dati personali, infatti, questi rientrano nella legge sulla protezione della privacy. Vanno conservati in luoghi sicuri il cui accesso sia consentito solo alle persone e alle aziende previste. Se non in caso di indagini in corso, ogni persona presente nelle immagini può richiederne la cancellazione in protezione della propria privacy personale. Non trattare con leggerezza questi temi: le eventuali multe per il mancato rispetto delle norme sulla protezione dei dati personali possono essere salatissime in tutti i paesi d'Europa.

Impianti di videosorveglianza: tipologie

Gli impianti di videosorveglianza che possiamo installare per la tutela della casa o del negozio sono diversi. In generale, come detto, i sistemi di videosorveglianza posseggono un ottimo effetto deterrente sui malintenzionati, in quanto la presenza scoraggia inevitabilmente la loro azione criminale. Un sistema di videosorveglianza è composto da telecamere e dall’apparecchio per la registrazione e la visione dei video, dotato di telecomando. Ogni sistema differisce dal numero di telecamere e dal tipo di telecamere utilizzate.

Impianto videosorveglianza con telecamere a circuito chiuso

Le telecamere TVCC di un impianto di videosorveglianza a circuito chiuso, sia per interni che per esterni, sono apparecchi capaci di trasmettere le riprese ai monitor e ovviamente registrare quanto ripreso, a colori o in bianco e nero, a seconda della tipologia. Le telecamere possono essere munite anche di sistemi meccanici progettati per far eseguire movimenti nei 2 assi, ma soprattutto dotate di sistemi a infrarossi che permettono la visione notturna. Alcune tipologie di impianti possono essere dotate di moduli wireless, che ne permettono il funzionamento senza fili.

Impianto di videosorveglianza da esterno

Un impianto di videosorveglianza da esterno è adatto per parcheggi, depositi all’aperto, cortili e giardini. Esistono alcuni sistemi più tradizionali e anche piuttosto economici con DVR (Digital Video Recorder) e telecamere analogiche, ma anche impianti decisamente più tecnologici e professionali, quindi più costosi con telecamere IP funzionanti in rete. Queste utilizzano il NVR (Network Video Recorder). In questo caso, tramite tali telecamere è possibile configurare i sistemi Wi-fi, che ricordiamo sono senza fili, installandole anche a distanze considerevoli l’una dall’altra, fermo restando la portata del segnale del Wi-fi stesso.

Sistemi di videosorveglianza wireless

I sistemi di videosorveglianza wireless, sono caratterizzati dall’uso di telecamere senza fili. Tale tipologia di impianto minimizza o in alcuni casi elimina completamente i cavi di collegamento. Il primo vantaggio ovviamente è quello di non compromettere l’estetica dell’abitazione. I kit wireless con telecamere IP sono quelli più diffusi sul mercato. Stiamo parlando di soluzioni piuttosto facili da montare che prevedono telecamere IP gestibili in rete, con un’alimentazione di tipo PoE (Power over Ethernet).

Telecamere ip

La scelta del kit di videosorveglianza, gioca un ruolo fondamentale per la buona riuscita del progetto che hai in mente di realizzare, in base anche alle tue conoscenze tecniche dovrai scegliere i giusti device, per riuscire a completare il tutto.

In poche parole per poter installare un impianto di videosorveglianza esterno o interno, dovrai avere a disposizione il seguente materiale:

  • Una o più telecamere IP
  • Un NVR per il salvataggio delle registrazioni (non serve se hai il cloud) Riuscire nell’impresa non è difficile, ma con piccoli accorgimenti riuscirai meglio.

Impianto di videosorveglianza esterno o interno?

Prima di iniziare è bene aver chiaro dove le telecamere andranno posizionate, poiché le telecamere ideate per resistere agli agenti atmosferici sono molto più costose di normali telecamere da interno, le quali non devono resistere a nulla.

Se hai intenzione di installare un impianto di videosorveglianza fai da te esterno, dovrai acquistare delle telecamere ad IP per esterno, al contrario se dovrai installare delle telecamere internamente alla tua abitazione, ti serviranno delle telecamere per interno.

Tipologia di collegamento

Devi sapere che le telecamere in rete, possono essere collegate in diversi modi. Tutti sono ugualmente ottimi, e vanno pensati in base alle tue disponibilità:

  • Alimentazione + Rete: il primo e più semplice modo per collegare una telecamera, è quello di portare ad essa un cavo per la rete, ed uno per l’alimentazione separati. Ovviamente è il modo più scomodo, perché avrai due cavi da predisporre.
  • POE: Collegare in POE le tue telecamere, ti farà risparmiare un bel po’ sul cablaggio, poiché sul cavo ethernet, con finale RJ45, potrai far passare sia i dati, che la corrente elettrica necessaria ad alimentare la tua telecamera ad IP. Per collegare in POE le telecamere potrai utilizzare un alimentatore POE, che a volte è fornito con la telecamera, oppure dovrai acquistarli separatamente. Un secondo modo, utile quando si hanno parecchie telecamere, è quello di posizionare uno switch POE, in grado di fornire rete ed elettricità, ad ogni telecamera collegata tramite il cavo.
  • Wi-Fi: se hai una rete wifi performante, puoi sfruttarla per collegare le tue telecamere, ed evitare di posare il cavo per la rete. Devi però assicurarti che la tua rete wireless casalinga o dell’ufficio, sia estesa fino a dove intendi posizionare le telecamere.

Registrazioni su cloud, NAS, o MicroSD?

Un altro dettaglio sul quale porre molta attenzione è la scelta dell’archiviazione delle registrazioni fatto dall’impianto di videosorveglianza che hai realizzato.

Esistono due modi principali per archiviare questi dati:

  • Tramite un cloud fornito dal produttore della telecamera IP, solitamente è gratis per un certo periodo limitato di tempo, nel caso si voglia estendere la permanenza in cloud delle registrazioni, bisognerà acquistare un piano mensile.
  • Tramite un NVR (Network Video Recorder), ossia un dispositivo in grado di archiviare le registrazioni delle telecamere IP in rete.
    Come registratore di rete, puoi utilizzare un NAS con funzionalità da NVR, come ad esempio tutta la serie di NAS prodotto di Synology.
  • Su microSD se la telecamera di rete possiede uno slot. Potrai salvare le registrazioni e ruotarle con quelle più vecchie, e consultarle dallo smartphone tramite un app.

Vari tipi di telecamere:

Telecamere fisse
Le telecamere fisse sono il tipo più comune di telecamere di sicurezza, e sono utilizzate per monitorare una determinata area, come un ingresso o un corridoio. Sono disponibili in diverse risoluzioni, da quelle standard a quelle ad alta definizione, e possono essere dotate di diverse funzionalità, come la visione notturna, il rilevamento del movimento e la registrazione video continua.

Telecamere PTZ
Le telecamere PTZ (pan-tilt-zoom) sono in grado di ruotare e inclinarsi per coprire una vasta area di sorveglianza. Possono essere controllate a distanza tramite joystick o software, e alcune sono in grado di zoomare su oggetti distanti. Sono utilizzate soprattutto per sorvegliare aree più grandi, come i parcheggi o i grandi magazzini.

Telecamere dome
Le telecamere dome sono dotate di una cupola trasparente che le rende difficili da vedere, e possono essere utilizzate sia all'interno che all'esterno. Sono resistenti alle intemperie e alla polvere, e alcune sono dotate di funzioni avanzate, come la rilevazione del movimento e la registrazione video continua. Le telecamere dome sono ideali per sorvegliare aree più grandi, come i parcheggi o i grandi magazzini, in quanto offrono una maggiore visibilità rispetto alle telecamere fisse.

Telecamere bullet
Le telecamere bullet sono telecamere cilindriche a lunga portata che possono essere utilizzate sia all'interno che all'esterno. Sono dotate di una lente a fuoco fisso e possono essere orientate in diverse direzioni per coprire un'area più ampia (varifocal). Sono ideali per sorvegliare aree come i parcheggi o le aree di transito, in quanto offrono una maggiore visibilità rispetto alle telecamere fisse.

Telecamere nascoste
Le telecamere nascoste sono telecamere che sono nascoste in oggetti come orologi, penne e altri oggetti comuni. Sono utilizzate per sorvegliare aree senza attirare l'attenzione, e possono essere utilizzate sia all'interno che all'esterno. Sono dotate di funzionalità avanzate come la registrazione video continua e la visione notturna, e possono essere controllate a distanza tramite smartphone o tablet.

Gli obiettivi VARIFOCAL

Gli obiettivi VARIFOCAL sono obiettivi con focale variabile. Dispongono di una ghiera, ruotando la quale si allarga e si restringe il campo di vista. Gli obiettivi VARIFOCAL sono più cari, ma danno il vantaggio di centrare sempre al meglio l'area da sorvegliare. Permettono anche di coprire tutte le esigenze con pochi obiettivi a magazzino.
Quasi tutte le telecamere DSE, ad eccezione dei modelli più piccoli, montano oggi obiettivi con focale variabile da 2.8 a 12 mm con le quali si possono coprire la quasi totalità delle applicazioni.

Scegliere la telecamera di sicurezza giusta dipende dalle esigenze di sicurezza specifiche di ogni individuo. È importante prendere in considerazione l'area che si vuole sorvegliare, la risoluzione della telecamera, la funzionalità e la disponibilità di ulteriori accessori. Una volta scelta la telecamera giusta, è importante posizionarla in un punto strategico per massimizzare la sua efficacia.

Per scegliere una telecamere bisogna prima considerare alcuni aspetti. Il primo aspetto da considerare è il modello di telecamera da scegliere: analogico o digitale.

I modelli analogici sono dotati di appositi cavi per la trasmissione del segnale che devono necessariamente essere connessi a una centralina DVR mentre i modelli digitali IP sfruttano un solo cavo di rete Ethernet o Wi-Fi e necessita di un NVR.

 

I kit di videosorveglianza professionali

Per i più esigenti o chi vuole avere maggiore controllo e sicurezza esistono i kit di videosorveglianza professionali. Questi sono sistemi appositamente studiati per raggiungere il massimo risultato. Nella scelta di tale kit, affidandosi ad un installatore di antifurti professionista, sicuramente il primo fattore che viene preso in considerazione è il perimetro da controllare. Spetterà successivamente collocare le videocamere nei luoghi di interesse, come le porte oppure altri punti di accesso, ma i kit hanno molto di più. Infatti, questi sistemi offrono anche:

  • Sensori di rilevamento, come quelli di movimento, prossimità o infrarossi;
  • Videocamere molto performanti che offrono ottima nitidezza dell’immagine;
  • Sono dotati di appositi software nati per la sorveglianza.
  • Sono forniti di antifurti particolari studiati per non venire disabilitati. Ad esempio, perché in possesso di dispositivi che consentono il funzionamento anche in assenza della corrente elettrica;
  • Possono avere sistemi di visione notturna;
  • Sono forniti di copertura resistente alla pioggia, vento o altre intemperie. Alcuni kit nascono per resistere anche a manomissioni;
  • Possono inviare messaggi anche alle forze dell’ordine comunicando la presenza di malintenzionati.

      Le qualità di un kit di videosorveglianza e antifurto professionale è certamente la scelta migliore per soddisfare il bisogno di sicurezza maggiore. Una tutela garantita da un impianto nato appositamente, installato da personale preparato nei punti giusti e con la tecnologia adatta ad impedire azioni criminali.

      Le migliori marche per un kit di videosorveglianza a regola d’arte sono: Urmet, Dahua, Comelit ecc…,

      Quanto costa installare un impianto di videosorveglianza:

      Set professionale: €1.400-€1.600

      Set semi-professionale: €650-€900

      A cui va aggiunto il costo di ogni singola telecamera che può variare dalle €100 alle €300.

      Set videosorveglianza: 4 telecamere, cavi da 25 metri, monitor, registratore, installazione.

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